I risultati del tavolo con le parti agricole
Nella Sala D’Antona del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è tenuta venerdì 21 giugno, la riunione del tavolo convocato dal Governo con le parti sociali, sindacali e datoriali. Obiettivo dell’incontro, l’intensificazione delle azioni a contrasto del caporalato, con una strategia condivisa che metta a sistema il rafforzamento dei controlli, l’aumento del numero degli ispettori, il potenziamento della rete agricola e l’interoperabilità delle banche dati.
Al tavolo, oltre al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, il Prefetto Maria Teresa Sempreviva e i rappresentanti di Inail, Inl, Inps e Carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro e i rappresentanti dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari. Un tavolo che “resta aperto” anche a interlocuzioni non formali tra le parti.
Ferma la condanna per quanto accaduto al bracciante a Cisterna di Latina da parte di tutti i rappresentanti del Governo. Il Viminale ha accordato alla vedova un permesso di soggiorno per casi speciali ai sensi dell’articolo 18 del TU immigrazione di 6 mesi, rinnovabile, che le permetterà di essere accompagnata dai servizi competenti all’interno di un progetto di assistenza e di integrazione sociale.
Il caporalato, ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, “mortifica il lavoro, mette a repentaglio vite umane e non fa crescere la qualità del lavoro in un comparto strategico come quello agricolo”. E ha continuato: “Combatterlo vuol dire da un lato intensificare i controlli: lo stiamo facendo e lo faremo”, ma “anche un attento puntuale e sinergico lavoro di consultazione delle banche dati che abbiamo a disposizione”, spiegando che si procederà per migliorare il sistema informativo per la lotta al caporalato con Inps, Inail e i Carabinieri, con una base dati che comprenderà quelli contenuti nell’archivio Agea, da cui trarre indicatori per una maggiore efficacia in azione ispettiva. “Potenzieremo inoltre la rete agricola di qualità, perché il contrasto al lavoro sommerso e caporalato passa anche per il sostegno di chi invece, con difficoltà, ma con grande senso di partecipazione civile gestisce regolarmente le proprie attività” ha concluso il Ministro.
“Abbiamo espresso il cordoglio per Satnam Singh, un’altra vittima innocente di un sistema criminale che sfrutta gli esseri umani in nome di un profitto ingiusto. Come lo abbiamo fatto in ogni occasione e a prescindere dalla nazionalità una vita umana è andata persa per la mancanza del rispetto delle norme”, ha affermato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Il ministro Lollobrigida ha poi sottolineato come abbia sollevato personalmente la questione di un aggravamento delle sanzioni, delle “cooperative senza terra”, della necessità di una collaborazione costante con le forze dell’ordine che, nel frattempo, sono state riunite in una cabina di regia per programmare interventi di controllo coordinati ed efficaci. Nell’ultimo decreto Agricoltura, inoltre, Lollobrigida ha proposto un ritorno al Masaf di gran parte degli appartenenti all’ex corpo forestale oggi inquadrato nel Cufa dei carabinieri, al fine di rendere più efficace l’azione di contrasto e prevenzione anche per quanto attiene a questo fenomeno.
“Non si può morire di lavoro, e fintanto che ci sarà anche un solo morto, il problema non sarà mai del tutto risolto – ha dichiarato a margine della riunione Alessio Ciaccasassi, responsabile del settore agroalimentare di AGCI – Da tempo la cooperazione si batte non solo per il rispetto della legalità e dei contratti in ambito lavorativo, ma anche contro il “cancro” del caporalato. Ci siamo messi a disposizione del governo per combattere le cooperative spurie per una legale e buona economia del sistema – ha sottolineato Ciaccasassi – Rimane però una speranza data dalla stragrande maggioranza delle aziende e delle cooperative, che hanno trovato nel rispetto delle regole e del rapporto intenso e di condivisione con i loro lavoratori la propria identità quotidiana.”