Si è svolto, nell’ambito del programma delle attività del G7 Agricoltura – Expo Agroalimentare in Sicilia, il 27 settembre 2024 ad Ortigia, Siracusa, nella Sala Inda (Istituto Nazionale Dramma Antico), il convegno dal titolo “Sostenibilità e Innovazione nella Filiera Agroalimentare e della Pesca”, organizzato da AGCI Associazione Generale Cooperative Italiane, un’importante occasione di confronto e approfondimento sulle nuove frontiere del settore agroalimentare e della pesca sostenibile.
«Bilancio altamente positivo per la partecipazione dell’AGCI all’EXPO Agricoltura e Pesca in occasione del G7 Agricoltura 2024 a Ortigia, Siracusa», dichiara Michele Cappadona, presidente regionale AGCI Sicilia e vicepresidente nazionale vicario AGCI-Associazione Generale Cooperative Italiane.
«L’evento si è svolto in un momento di particolare difficoltà per l’agroalimentare siciliano, che tuttora subisce gli effetti dell’emergenza siccità. Ma la crisi climatica è solo uno degli elementi di criticità, che si sono aggiunti al Covid, alla crisi energetica e alla disastrosa situazione infrastrutturale dell’Isola. Abbiamo apprezzato tutte le argomentazioni con cui il ministro Lollobrigida ha motivato come la Sicilia sia la sede naturale più adeguata per il G7 Agricoltura, e per ampliarne la portata, di un’Expo di nove giorni che servisse a valorizzare come meritano le tantissime eccellenze alimentari italiane».
«AGCI Sicilia – continua Michele Cappadona – ha deciso di sostenere in tutte le sedi istituzionali come permanente l’organizzazione di un’EXPO annuale in Sicilia sul settore agroalimentare, che tenga accesi i riflettori sulla situazione e le problematiche dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca della nostra regione, essendo l’intera filiera alimentare di eccellenza un asset strategico importantissimo per lo sviluppo economico dell’Isola.
La ripartizione di investimenti, risorse e livelli di infrastrutturazione continuano però ad essere decise e attuate in misura inferiore, inadeguata e disallineata alle esigenze della Sicilia, i cui divari continuano ad essere incolmabili.
L’autonomia differenziata non può essere utilizzata per negare in sostanza la solidarietà alle regioni più fragili. Lo Statuto della Sicilia è nato per la ragione inversa. I livelli delle prestazioni devono essere, ovunque, uniformi invece che vagamente “essenziali”.
Le risorse vanno gestite giudiziosamente: appostare 14 miliardi per il Ponte sullo Stretto prima di avere realizzato autostrade e ferrovie, acquedotti e dighe, impianti di trattamento, riciclo e recupero dei rifiuti, tutte infrastrutture senza le quali la Sicilia è a rischio di collasso, non sembra affatto una strategia logica ed efficace. Occorre un’agenda politica che, senza retorica, guardi meno alla propaganda e sia più sintonizzata alle esigenze del territorio.
L’EXPO Agroalimentare in Sicilia – conclude Cappadona – può essere senz’altro un modo per tenere sempre ben aperta e aggiornata l’agenda per lo sviluppo dell’Isola».
I lavori sono stati preceduti dal benvenuto del presidente regionale e vicepresidente vicario AGCI, Michele Cappadona e dai saluti istituzionali di Edy Bandiera, vicesindaco Siracusa, già assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, e hanno preso l’avvio alla presenza di Dario Cartabellotta, direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana.
Il convegno è stato moderato da Roberto Gueli, condirettore nazionale TGR Rai e presidente Ordine dei giornalisti di Sicilia.
L’evento è iniziato con il Panel Pesca “La pesca italiana nel Mediterraneo, centralità e possibili sviluppi”.
Giampaolo Buonfiglio (presidente AGCI Agrital e vicepresidente nazionale AGCI) ha aperto i lavori intervenendo sulle “Tematiche legate alla pesca e alla valorizzazione delle risorse ittiche italiane”.
Sono seguite le sessioni tematiche a discussione aperta, includendo il confronto tra rappresentanti delle cooperave regionali e nazionali e del CNR, con gli interventi, nella prima sessione, sulla situazione attuale della pesca in Italia, i problemi e le opportunità del settore di Fabio Fiorentino, Ph.D. dirigente di ricerca Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche IRBIM-CNR Mazzara del Vallo, Trapani e della Prof. Concetta Messina, Università degli Studi di Palermo Dipartimento Scienze della Terra e del Mare, Consorzio Universitario della Provincia di Trapani.
Il Panel Pesca è proseguito con la seconda sessione sulla pesca sostenibile e la presentazione di casi di successo regionali nel settore della pesca, con gli interventi di Giovanni Basciano, vicepresidente AGCI Sicilia sul “CoGePA, Consorzi di Gestione della Pesca Artigianale, importante esperienza siciliana di autogestione e tutela” e del Dr. Sergio Vitale CNR IRBIM di Mazara del Vallo sulle tecniche di pesca sostenibile e i criteri per la pesca responsabile.
Il Panel Agroalimentare su “Le filiere del grano e del vino: sfide, criticità e prospettive” si è aperto con i saluti istituzionali del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana portati dal direttore generale Dario Cartabellotta che, anche in qualità di commissario per l’Emergenza siccità in Sicilia ha tracciato un quadro delle prospettive e delle politiche di intervento nel settore alla luce delle sempre più gravi criticità dovute ai cambiamenti climatici e al carente stato delle infrastrutture.
Di seguito, Alessio Ciaccasassi, responsabile settore agroalimentare di AGCI) è intervenuto su “Promuovere la sostenibilità e l’innovazione nella filiera agroalimentare italiana”.
Enrico Casola, presidente Istituto Cooperativo di Ricerca, innovazione tecnologica, sostenibilità e ambiente ha illustrato il tema: “Il sequestro di carbonio ed i crediti conseguenti in agricoltura”
La sessione tematica è proseguita con analisi di esperti e case studies su tendenze del mercato agroalimentare, pratiche agricole sostenibili, sicurezza e tracciabilità nei processi produttivi, coinvolgendo esperti e presidenti di cooperative sull’importanza della sostenibilità nella filiera agroalimentare.
Dino Taschetta, presidente Biocantine Colomba Bianca, azienda che dal 2016 ha puntato sul vino biologico imbottigliato ed oggi è tra i primi produttori del settore in Europa, è intervenuto su “Siccità, emergenza idrica, biodiversità e sostenibilità ambientale”
Biagio Pecorino, professore ordinario di Economia e docente di economia dell’impresa agroalimentare all’Università di Catania, presidente cooperativa Valle del Dittaino ha dedicato il suo intervento alla “Economia circolare, un modello di produzione e consumo”.
Salvatore Li Petri, business development manager di Cantine Ermes ha portato il suo contributo illustrando le politiche che hanno portato ad elaborare un modello aziendale di successo ch dalla Sicilia è riuscito ad espandersi finora in sei regioni italiane: “Multiregionalità come strumento di sostenibilità”.
Le considerazioni conclusive sono state tratte dal presidente nazionale AGCI Giovanni Schiavone, che ha voluto sottolineare come la partecipazione dell’AGCI al G7 Agroalimentare e Pesca di Siracusa afferma la vitalità e la significativa rappresentatività di AGCI nel panorama associativo dell’agroalimentare italiano, in cui la cooperazione costituisce un fattore strategico di sviluppo.
A chiusura del convegno, una sessione finale sulla promozione e finanziamento di nuove imprese ed iniziative per la crescita della cooperazione.
Marta Angelelli, Agci nazionale ha illustrato: “I servizi di General Fond, Fondo mutualistico AGCI per la promozione e lo sviluppo cooperativo”.
«Voglio ringraziare espressamente – dichiara Michele Cappadona – per la loro presenza ed il contributo alla partecipazione alla manifestazione Agci nell’ambito del G7 ad Ortigia, fortemente voluta dal presidente nazionale Agci Giovanni Schiavone, scusandomi allo stesso tempo per tutti coloro che non sono citati direttamente: Arturo Marucci, direttore AGCI nazionale; Mascia Garigliano, responsabile Ufficio comunicazione Agci; Raffaella De Rosa, responsabile Comunicazione Agci Agrital; i presidenti regionali Marco Olivieri di Agci Lazio, Pasquale Pappalardo di Agci Puglia, Adino Cisilino di Agci Friuli-Venezia Giulia; i presidenti delle Federazioni provinciali Agci della Sicilia Francesco Sprio (Agci Palermo), Silvana Strano (Agci Catania), Marcello Curatolo (Agci Caltanissetta), Nanni Terranova (Agci Ragusa), Giovanni Basciano (Agci Trapani). Uno speciale ringraziamento per il loro supporto organizzativo a Roberta Grimaldi e ad Aldo Alasso, dirigenti di cooperative Agci. Fondamentale la presenza di rappresentanti di cooperative e di revisori da tutte le province siciliane».
«Il padiglione espositivo allestito da AGCI, che è stato visitato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha visto la partecipazione di numerose cooperative AGCI dalle più diverse regioni italiani, tra cui ricordiamo – conclude Michele Cappadona – quelle che hanno allestito con i loro prodotti i relativi stand aperti al pubblico:
Calasetta (vino) e Latteria San Pasquale (latte/caseario), dalla Sardegna; Gotto D’Oro (vino), La Stella di Amaseno, Perseo e Cinque Stelle (latte/caseario) dal Lazio; A.CO.PR.OL., Olica e Apounasco (olio) dalla Calabria; Collemoro (vino) e Covalpa (prodotti agricoli surgelati) dall’Abruzzo; I Pescatori (prodotti ittici surgelati) dal Veneto; Araldica (vino) dal Piemonte; Copimo (molluschi) dalle Marche; Colomba Bianca, Cantine Ermes, Salamita (vino), Valle del Dittaino (pane), Santa Teresa, Ortofrutticola Vittoria (prodotti agricoli), Sicily Natura Bio (limoni, mango, melograno), Masseria Pezza del Medico (agriturismo), Vivai Simone/Consorzio Agricolo Viviflor (piante), dalla Sicilia. Finita la manifestazione, i Vivai Simone hanno donato le piante al Comune di Siracusa e ad alcune cooperative siracusane».