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Le famiglie dell’equipaggio del peschereccio “Nuova Iside” affondato a maggio a nord di San Vito lo Capo (Trapani) chiedono allo Stato italiano di procedere al recupero del relitto, nel cui interno verosimilmente si trova il corpo del giovane comandante Vito Lo Iacono,  ancora oggi disperso
 
Roma, 7 Luglio 2020  – Il peschereccio “Nuova Iside”, appartenente alla storica marineria di Terrasini (Pa), è affondato presumibilmente la sera del 12 maggio 2020 a 12 miglia a nord di San Vito Lo Capo (Tp). Il tragico affondamento è stato determinato da un evento fulmineo che non ha permesso agli esperti pescatori a bordo dell’imbarcazione di poter azionare e/o utilizzare nessuno dei mezzi di soccorso presenti nella “Nuova Iside” (pulsante di richiesta aiuto, salvagenti, zattera di salvataggio, radio). L’equipaggio era composto da Vito Lo Iacono, Matteo Lo Iacono (papà di Vito) e dal cugino Giuseppe Lo Iacono. Il 14 maggio veniva ritrovato il corpo di Giuseppe Lo Iacono ed il 16 maggio quello di Matteo Lo Iacono mentre Vito Lo Iacono ad oggi risulta ancora disperso. Il 19 giugno, in seguito ad una brillante ed encomiabile attività di ricerca della Marina Militare, con il cacciamine Numana, su direttiva del Ministero della Difesa, è stato individuato il relitto del peschereccio della “Nuova Iside” a circa 1400 metri di profondità a 30 miglia a nord di Palermo. La Procura di Palermo ha avviato un’indagine (RGNR 7860/2020), al fine di individuare eventuali responsabilità nella causazione del tragico evento. Le famiglie dell’equipaggio chiedono allo Stato Italiano di procedere, così come già efficacemente fatto in simili circostanze, al recupero del relitto della “Nuova Iside” dove verosimilmente si trova all’interno Vito Lo Iacono, ad oggi ancora disperso, con la speranza di mitigare, ove possibile, lo strazio ed il dolore di una mamma, di una compagna e dei familiari tutti. A tal proposito, si precisa che la perdurante esposizione dell’imbarcazione alla pressione ed alle correnti presenti nel punto dove è stata localizzata la “Nuova Iside” rendono necessario un intervento tempestivo per un integrale recupero del relitto e delle spoglie mortali del giovane comandante. Infine, si rileva che la Drafinsub srl, con sede in Genova Piazza della Vittoria, società specializzata, su espressa richiesta, ha comunicato di “avere esperienze e competenze tali da poter pianificare e coordinare sul piano operativo le attività di recupero del Motopesca “Nuova Iside”..”. Siamo fiduciosi che la “Nuova Iside” ed il giovane comandante Vito Lo Iacono, grazie all’intervento dello Stato Italiano, possano ritornare a casa per trovare il loro porto sicuro.